COSA E' UNA APEA?
Si definisce APEA regionale un'area destinata ad attività produttiva industriale, artigianale, commerciale, agricola e alle ulteriori attività previste dall’articolo 1, comma 1, lettera i), del DPR 160/2010, anche in forma mista, caratterizzata dalla gestione integrata di infrastrutture, servizi centralizzati e risorse atti a garantire gli obiettivi di sostenibilità ambientale ed economica dello sviluppo locale e aumentare la competitività delle imprese insediate.
Le APEA, da un punto di vista territoriale, possono avere carattere puntuale o diffuso.
Le APEA, da un punto di vista territoriale, possono avere carattere puntuale o diffuso.
LE CARATTERISTICHE DI UNA APEA
Le APEA devono essere caratterizzate dalla presenza di:
soggetti giuridici, pubblici e/o privati che attuino cessioni e/o trasferimenti di energia e/o reflui e/o sottoprodotti e/o servizi e/o capacità.
Le cessioni e/o i trasferimenti di sottoprodotti e/o energia e/o reflui e/o servizi e/o capacità devono essere costanti nel corso dell’anno ovvero stagionali e/o riferiti a determinati e definiti archi temporali sulla base della disponibilità annuale e, comunque, per almeno una tipologia di sottoprodotto/energia/refluo ceduta/trasferita, la quantità deve in ogni caso essere superiore al 10% del totale generato dall’unità che fornisce la risorsa;
una o più infrastrutture, reti, servizi, sistemi comuni, caratterizzati da una gestione unitaria ed integrata degli stessi, idonei a garantire il perseguimento delle finalità;
due o più operatori che, all’interno di un protocollo di intesa, perseguano lo sviluppo congiunto e lo scambio di buone pratiche e ricerche innovative nel campo dell’eco- efficienza e dell’ecoinnovazione;
un sistema di gestione, partecipato da tutti i soggetti compresi nell'APEA, effettuato a partire dal bilancio delle risorse input-output dell'APEA, finalizzato a garantirne una gestione efficace, l’efficientamento e la valorizzazione all'interno dell'APEA, anche, ove possibile a livello territoriale, con piani di miglioramento e revisione annuali, secondo la logica PDCA (Plan, Do, Check, Act).
soggetti giuridici, pubblici e/o privati che attuino cessioni e/o trasferimenti di energia e/o reflui e/o sottoprodotti e/o servizi e/o capacità.
Le cessioni e/o i trasferimenti di sottoprodotti e/o energia e/o reflui e/o servizi e/o capacità devono essere costanti nel corso dell’anno ovvero stagionali e/o riferiti a determinati e definiti archi temporali sulla base della disponibilità annuale e, comunque, per almeno una tipologia di sottoprodotto/energia/refluo ceduta/trasferita, la quantità deve in ogni caso essere superiore al 10% del totale generato dall’unità che fornisce la risorsa;
una o più infrastrutture, reti, servizi, sistemi comuni, caratterizzati da una gestione unitaria ed integrata degli stessi, idonei a garantire il perseguimento delle finalità;
due o più operatori che, all’interno di un protocollo di intesa, perseguano lo sviluppo congiunto e lo scambio di buone pratiche e ricerche innovative nel campo dell’eco- efficienza e dell’ecoinnovazione;
un sistema di gestione, partecipato da tutti i soggetti compresi nell'APEA, effettuato a partire dal bilancio delle risorse input-output dell'APEA, finalizzato a garantirne una gestione efficace, l’efficientamento e la valorizzazione all'interno dell'APEA, anche, ove possibile a livello territoriale, con piani di miglioramento e revisione annuali, secondo la logica PDCA (Plan, Do, Check, Act).
Schema di funzionamento del ciclo chiuso
INQUADRAMENTO NORMATIVO
Le APEA sono state coniate, a livello nazionale, dall'art. 26 DL n. 112/1998, noto come decreto Bassanini, per il quale le singole regioni hanno il compito di emanare proprie leggi e linee guida per la costituzione di APEA sul loro territorio.
La Regione Lazio ha legiferato con le “Azioni strategiche di promozione della green economy e della sostenibilità ambientale a favore del sistema produttivo regionale – Approvazione “Linee guida APEA” per lo sviluppo delle Aree Produttive Ecologicamente attrezzate nel Lazio” approvato con Deliberazione n. 349 del 14/07/2015 e successivamente modificate con Deliberazione 11/02/2020, n. 45.
La Regione Lazio ha legiferato con le “Azioni strategiche di promozione della green economy e della sostenibilità ambientale a favore del sistema produttivo regionale – Approvazione “Linee guida APEA” per lo sviluppo delle Aree Produttive Ecologicamente attrezzate nel Lazio” approvato con Deliberazione n. 349 del 14/07/2015 e successivamente modificate con Deliberazione 11/02/2020, n. 45.
FINALITA' DELL'APEA DISTRETTO INDIUSTRIALE CIVITA CASTELLANA
La finalità dell’APEA “Distretto Industriale Civita Castellana” è quella di promuovere lo sviluppo sostenibile dal punto di vista energetico e dell’inquinamento, nonché un modello di gestione per attività produttive, volto all’uso efficiente delle risorse, alla minimizzazione degli impatti delle attività produttive sull’ambiente ed alla gestione delle interazioni tra ambiente e comunità circostanti.
Utilizzare le risorse in modo efficiente significa sostanzialmente favorire l’approccio e l’attenzione delle imprese e degli operatori economici all’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili, al trasferimento tecnologico e all’impiego dei risultati della ricerca avanzata, allo scopo di raggiungere elevate performance ambientali per acqua, energia e materie prime, per ottenere vantaggi sia per le singole imprese, sia per le aree nella loro totalità.
Utilizzare le risorse in modo efficiente significa sostanzialmente favorire l’approccio e l’attenzione delle imprese e degli operatori economici all’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili, al trasferimento tecnologico e all’impiego dei risultati della ricerca avanzata, allo scopo di raggiungere elevate performance ambientali per acqua, energia e materie prime, per ottenere vantaggi sia per le singole imprese, sia per le aree nella loro totalità.
Elementi di sotenibilità di un'area industriale
FUTURI SVILUPPI
- Ampliamento dell’APEA a nuovi giuridici pubblici o privati
- Comunità Energetiche Rinnovabili
- Entro fine giugno 2022
- Impianti fino a 1MW
- Produzione di idrogeno verde in siti industriali dismessi
- Utilizzo di siti in disuso in ottica DNSH (Do No Significant Harm);
- Riduzione della dipendenza dal metano;
- Creazione di un polo di eccellenza sulla combustione dell’idrogeno.